Crediti residui dei bonus edilizi? Ecco come puoi rateizzarli in 10 anni

E’ possibile rateizzare i crediti residui dei bonus edilizi in 10 anni? La risposta è “Sì”. Vediamo insieme come fare.

Dal 2 Maggio, il Fisco, per aiutare i contribuenti che non hanno capacità fiscale a beneficiare dei crediti bonus edilizi che derivano da cessione o sconto in fattura, rende operativa un nuova funzionalità all’interno della “Piattaforma cessione crediti“, che permette di rateizzare i crediti, evitando di farli perdere.

Rateizzare i crediti residui dei bonus edilizi
Progetto realizzato con i bonus edilizi- Ilovetrading.it

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 18 aprile scorso, ha indicato le modalità per avere le dieci rate annuali dei vari crediti non ancora usati e derivanti dalla cessione del credito o dallo sconto in fattura che sono relativi alle detrazioni che spettano per Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus in base al decreto Aiuti-quater.

In cosa consiste la creazione dei crediti dei bonus edilizi e come rateizzarli

L’articolo 9 comma 4 del Decreto Legge 176/2022, stabilisce che i crediti che riguardano la cessione o lo sconto in fattura, inviati all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo scorso, possono essere richiesti in dieci rate annuali di pari importo, rispetto al calendario originario.

Rateizzare i crediti residui dei bonus edilizi
Divisione in 10 anni dei crediti del bonus edilizio. Ilovetrading.it

Il tutto previo invio di comunicazione telematica all’amministrazione finanziaria da parte del cessionario o del fornitore, nella quale viene reso noto sia la tipologia di credito che la rata annuale da dividere nei successivi 10 anni con il relativo importo. Questa opzione, può essere valutata anche per una sola parte di quota al momento disponibile. Con altre successive comunicazioni, potrà essere rateizzato il resto dei crediti acquisiti.

Facciamo un esempio: una persona che ha una rata del 2023 che riguarda i crediti per Sismabonus del valore di 100 euro e pensa di non poterla assorbire i compensazione con F24 entro il 31 dicembre 2023, potrà stimare il valore della rata che riuscirà a mettere in compensazione entro la fine di questo anno (60 euro) e informare l’Agenzia delle Entrate della parte restante (40 euro) che non pensa di usare; l’importo residuo sarà diviso in 10 rate annuali (di 4 euro) di pari importo in compensazione dal 1° Gennaio 2024 al 31 Dicembre 2033. Se il contribuente, alla fine del 2023 avrà certezza di avere altri crediti, può inviare comunicazione alle Entrate di entrambe i crediti in modo da ripartirli insieme agli altri.

L’opzione può essere usata per le quote non utilizzate con riferimento a:

  • anni 2022 in poi riguardo al Superbonus (per domande presentate all’Agenzia delle Entrate fino al 31 Ottobre 2022)
  • anni 2023 in poi riguardo al Superbonus (comunicazioni inviate all’Agenzia Entrate dal 1° Novembre al 31 Marzo 2023) e relativi al Sismabonus e eliminazione barriere architettoniche (comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate fino al 31 Marzo 2023).

Ogni rata viene compensata con F24 dal 1° Gennaio al 31 Dicembre del relativo anno di riferimento. Per gli intermediari che hanno la delega alla consultazione del cassetto fiscale, consegnata dai titolari dei crediti, il servizio della nuova funzionalità del 2 Maggio 2023 sarà attivo dal 3 Luglio 2023. I codici tributo saranno istituiti successivamente.