Finalmente una buona notizia per molti anziani: arriva il Bonus dal Governo. Ecco come funziona e come non farselo scappare
La crisi economica che ha colpito l’Europa e l’Italia ha causato parecchi problemi, soprattutto per i cittadini più fragili.
Tra questi non possono non essere menzionati gli anziani, che hanno subito una diminuzione del loro potere d’acquisto a causa dell’inflazione e della crisi economica. Tuttavia, ci sono delle buone notizie per loro. Il Governo ha infatti annunciato l’arrivo di un nuovo bonus per gli anziani, che potrà essere richiesto da coloro che si trovano in difficoltà economica. Nel resto dell’articolo spiegheremo come funziona il bonus e quali sono le modalità per richiederlo.
Arriva il Bonus dal governo per gli anziani
Come in tutte le crisi economiche, l’inflazione colpisce soprattutto chi è in condizioni economiche precarie. In Italia, non tutti i pensionati se la passano bene e la crisi economica degli ultimi anni ha dato un duro colpo alle loro finanze. Tuttavia, come accennato in precedenza, il governo ha previsto un nuovo bonus proprio per loro. Nel resto dell’articolo, spiegheremo come funziona il bonus e quali sono le modalità per richiederlo.
Il sostegno alla terza età è sempre più importante, in un contesto di invecchiamento della popolazione. Se da un lato la speranza di vita si allunga, dall’altro il sostegno economico agli anziani diventa sempre più complesso, soprattutto in vista di un futuro pensionistico incerto. La legge entrata in vigore il 31 marzo si prefigge di riorganizzare il vasto settore dei sostegni agli anziani a partire dal 31 gennaio 2024, partendo dal sostegno agli anziani non autosufficienti, che rappresentano il 20% della terza età e oltre l’80% di chi vive in condizioni di non autosufficienza.
È quindi previsto che il sistema di sostegni agli anziani non autosufficienti verrà presto rimodulato mediante un’’introduzione di un assegno unico omnicomprensivo. L’entità degli aiuti verrà vincolata alle necessità di assistenza di ogni persona anziché alle fasce di reddito. Solo la metà dei due milioni e 800.000 anziani non autosufficienti riceverà il nuovo trattamento di sostegno, partendo dal milione e 400.000 che ricevono l’indennità di accompagnamento. Gli enti territoriali possono intervenire con ulteriori misure di supporto, ma la non autosufficienza di un membro della famiglia rimane un problema critico che può portare all’impoverimento. Si attende, dunque, un deciso intervento del governo, il quale dovrà affrontare un annoso tema destinato ad essere sempre più centrale nei prossimi anni.