Un sussidio per i genitori contro il carovita ed il calo della natalità. Come si chiede per sommarlo ad AUU.
La natalità in Italia è sempre più bassa. Le giovani coppie preferiscono non fare i figli perché non sanno se riusciranno a mantenerli. Recentemente il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha sottolineato come questo sia un problema anche per le pensioni. I lavoratori sono sempre di meno e conseguentemente sono in flessione i contributi versati. Nell’arco di vent’anni le pensioni INPS potrebbero non essere più erogabili se continua questo trend.
Per le istituzioni dunque diventa imperativo sostenere le famiglie. Attualmente il sostegno per i genitori è quello dell’Assegno Unico Universale che quest’anno è stato anche aumentato per adeguarlo all’inflazione. Ma ci sono anche altri sussidi per i genitori e l’assegno di maternità può essere un aiuto rilevante. Si tratta di un sostegno economico erogato dall’INPS ai genitori che siano disoccupati o che svolgano un lavoro discontinuo e rientrano in particolari requisiti.
I requisiti per avere questo sussidio
La madre o il padre anche adottivi, i genitori affidatari o preadottivi, il genitore adottante non coniugato, eccetera possono richiedere questo sussidio. Di norma a poterlo richiedere è la mamma che non lavori e che abbia risorse economiche limitate. C’è bisogno della residenza e cittadinanza italiana o della cittadinanza dell’Unione Europea oppure di permesso di soggiorno.
La mamma per poterlo richiedere deve aver versato almeno tre mesi di contributi tra 18 e 9 mesi precedenti al parto o all’ingresso del minore in famiglia. In alcuni casi anche il padre può richiederlo se c’è l’abbandono del figlio da parte della madre o la separazione. La domanda può essere presentata in modalità telematica entro sei mesi dalla nascita del bambino. Lo stesso termine è stabilito anche nel caso di adozione o di affidamento o in generale dalla data in cui il minore fa il suo ingresso in famiglia.
Ulteriori aiuti ai genitori: può arrivare lo sgravio di 10.000 euro
Per poterlo richiedere bisogna andare sul sito dell’Inps e autenticarsi attraverso lo SPID oppure la Carta d’Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi. Ci si può far assistere dal CAF o dal patronato che svolgeranno le varie pratiche al posto della mamma o del papà. Questo strumento è cumulabile con l’Assegno Unico Universale e non vi è incompatibilità.
Oggi come sussidio ai genitori si parla anche di una forte detrazione fiscale di 10.000 euro. Non c’è ancora nulla di confermato ma il Governo ha annunciato che potrebbe tagliare le tasse fino a tale cifra come incentivo alla natalità. Anche se questo taglio sulle tasse non si farà, l’Esecutivo si è comunque sia impegnato a sostenere maggiormente le famiglie e nei prossimi mesi si comprenderà attraverso quali canali arriveranno queste nuove forme di sussidio.