Il suo nome continua ad essere al centro ci controversie che riguardano i suoi rapporti con Twitter: prima la sparizione, poi le tensioni, ecco costa sta succedendo.
Il suo nome continua a rimbalzare da un giornale all’altro, sicuramente ne avrete sentito parlare sapendo, in realtà, veramente poco di lui. Elon Musk, imprenditore sudafricano, è il miliardario giunto al successo per essere stato il CEO e fondatore di TESLA Motors e SpaceX. Le sue intuizioni lo portano a diventare uno degli uomini più influenti a poco meno di trent’anni e lui continua a puntare la sua vita sulle innovazioni relative all’energia rinnovabile.
Se parliamo di conti alla mano, praticamente Musk ha superato Jeff Bezos, fondatore di Amazon, guadagnandosi secondo Forbes nel 2022 il titolo di uomo più ricco del mondo con il suo patrimonio di 219 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi il suo nome è stato inevitabilmente legato a quello di Twitter, fin dallo scorso 25 aprile, quando Elon Musk comunicò proprio tramite un tweet ai suoi follower, di aver acquistato il social network. Lo fece con un semplice “Yes!“, che ha raggiunto in breve tempo quasi 3 milioni di like, per un affare che si sarebbe concluso con una proposta di 44 miliardi di dollari.
Già da fine giugno però, molti si sono accorti della sua improvvisa assenza da Twitter. L’imprenditore infatti, non ha più condiviso le sue frequentissime comunicazioni, destando molta curiosità sulla situazione. Ad oggi emergono dei nuovi dettagli che chiariscono che cosa sta accadendo davvero tra il miliardario e l’azienda.
Colpa degli account falsi, Elon Musk ci ripensa sul social network?
Non si sa a cosa sia dovuta la sua “assenza social”, ma una cosa è certa, che Musk avrebbe deciso di frenare il suo entusiasmo nei confronti di Twitter per un motivo ben preciso. Elon completerà l’affare soltanto quando l’azienda dimostrerà che meno del 5% del totale di utenti sono account falsi. Una scelta ben precisa che a quanto pare, deriva dal fatto che secondo l’imprenditore i profili bot e quelli falsi potrebbero essere superiori al 20%.
Il reale problema sarebbe stato causato, dunque, dal fatto che i dati forniti dal SEC non fossero accurati ed inoltre “Il CEO di Twitter ha pubblicamente rifiutato di provare che gli account fake o spam fossero inferiori al 5%“, stando a quanto ha affermato Musk. Nulla da fare, insomma per il momento, perché il miliardario sembra essere fermo sulla decisione di non procedere con la chiusura dell’affare fino al momento in cui non avrà ottenuto le dimostrazioni che voleva.
Ma cosa succederà a questo punto se l’accordo tra lui e Twitter non andrà in porto? Elon sarebbe costretto a pagare una commissione pari a circa 1 miliardo di dollari, una condizione che però a questo punto sarebbe pronto a superare senza ripensamenti.