Il Superbonus presenta delle novità per villette e condomini. I contribuenti non vedono l’ora di apprendere le nuove notizie all’orizzonte
Il Superbonus è una misura introdotta da relativamente poco tempo. Malgrado le perplessità iniziali, dovute soprattutto alla mancanza di fondi da parte di chi di dovere, tutto sembra aver trovato finalmente continuità in termini di riscontri. I contribuenti, che insieme alle aziende del settore costituiscono la cosiddetta parte lesa, ora sono pronti alle buone notizie. Dopo anni e anni di attesa, finalmente sono previste delle novità molto interessanti.
I cambiamenti che sono stati fatti ai requisiti e alle varie regole in essere sono stati molteplici. Addirittura 25, contando un arco temporale che ad oggi prosegue inesorabilmente da circa 3 anni. Inizialmente, stabilendo così un ordine cronologico, i primi provvedimenti hanno riguardato la possibilità di proseguire con questo incentivo anche durante la sua scadenza. Inoltre, è stata applicata una riduzione dell’aliquota del 90%.
Come si può vedere, dunque, una situazione di stabilità non c’è quasi mai stata. Non prima di questo punto almeno. In tal senso, come giustamente viene sottolineato a più riprese, il lavoro svolto dall’Agenzia delle Entrate è stato determinante.
La nuova circolare, emessa poco meno di una settimana fa, ha infatti evidenziato nuovi provvedimenti di assoluto interesse. Il Superbonus, dunque, potrà continuare ad essere disponibile per più categorie. Dai condomini passando per le entità appartenenti al terzo settore.
Prendendo in considerazione l’anno corrente del 2023, ci sarà una detrazione del 90% per tutte quelle spese che appartengono all’inizio dell’anno finendo poi per il 31 dicembre 2023. Un lasso di tempo particolarmente lungo, oltre il quale non si potrà sfruttare questo incentivo nel pieno della sua essenza. La maggior parte delle novità in essere sono rappresentate dalla nuova Legge Bilancio, recentemente passata al vaglio.
Superbonus, cosa cambierà in futuro?
I principali cambiamenti del Superbonus riguardano la mancata applicazione per i lavori diversi da quelli effettuati nei condomini. Tutto, come si potrà vedere a breve, dipenderà dalla data in cui la CILA è stata comunicata e resa nota. Acronimo di “comunicazione inizio lavori asseverata”, si tratta di una notifica che bisogna rendere noto nell’apposito foglio.
Alle volte è obbligatoria e altrettante no. In questo caso deve essere comunicata per forza di cose, e in molteplici casi seguendo anche una data precisa. Che a seconda del condominio che se ne occupa può essere o nel mese di novembre, oppure nel mese di dicembre. Termine utile per considerare le “spese” del bonus, tra l’altro.