Le organizzazioni sindacali hanno criticato le politiche di Palazzo Chigi riguardanti l’assegnazione di bonus una tantum e chiedono un cambiamento della situazione. Secondo quanto dichiarato dalla segretaria nazionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, la politica dei bonus è diventata priva di significato e deve essere superata. Barbacci ha anche sottolineato che i docenti hanno atteso il bonus a luglio, il che indica un’allarme che è presente anche nel mondo della scuola.
Anna Maria Santoro della segreteria nazionale della Flc Cgil è d’accordo sul fatto che la gestione dei bonus è stata problematica e controversa. Secondo l’esponente sindacale, una volta che il bonus è stato erogato, non dovrebbe essere tolto in nessun caso, poiché non è chiaro il motivo del recupero dei fondi. Il sindacato critica in particolare la politica di distribuzione di questi soldi, poiché i supplenti con contratto fino al 30 giugno, che ne hanno maggiormente bisogno, rischiano di non riceverlo a luglio in quanto non hanno un datore di lavoro.
D’altra parte, Marcello Pacifico, presidente di Anief, chiede una ristrutturazione degli stipendi adeguata al costo della vita come previsto dalla legge. Il governo dovrebbe finanziare l’indennità di vacanza contrattuale al reale costo dell’aumento dei prezzi registrato nel 2022/2023, invece di erogare una tantum che non tutela lo stipendio dei dipendenti.