Avete un negozio o un’attività? Buone notizie per voi perché c’è un bonus in arrivo, ma non è automatico, bisogna inoltrare domanda.
Sta per partire la nuova lotteria degli scontrini, per tutti i commercianti è previsto l’obbligo di adeguare i registratori di cassa in modo da evitare eccessivi oneri a loro carico è nato il Bonus registratori di cassa che si trova all’interno nel Decreto Aiuti quater (DL n.176/2022).
L’articolo 18, comma 4-bis, del DI n.36/2022 prevede una completamente nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini. In pratica i commercianti per poter mettere i clienti in condizioni di avvalersi di questa novità, devono in pratica adeguare i loro registratori di cassa.
Per aiutare la categoria di commercianti a sostenere la spesa è previsto quindi un bonus registratori di cassa che va a coprire fino al 100% del costo per l’aggiornamento del misuratore fiscale. Questo grazie al provvedimento 231943 del 23 giugno 2023 che l’Agenzia delle entrate ha messo in campo per dettare le regole per usare in compensazione il bonus.
Coma fare a usare il bonus per i registratori di cassa
C’è un provvedimento dell’Agenzia delle entrate che in pratica stabilisce che il bonus registratori di cassa per la compensazione al 100% dei costi sostenuti per quello che è l’aggiornamento di una spesa totale massima di 50 euro, si può usare in compensazione con il modello F24 a decorrere della prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui di fatto è stata registrata la fattura che riguarda l’adeguamento del misuratore fiscale e dopo che sia stato eseguito il pagamento con la modalità tracciabile.
Il modello poi F24 per quanto riguarda la compensazione del Bonus registratori di cassa si potrà inviare solamente tramite i servizi telematici che sono stati messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
Per avvalersi del credito di imposta è fondamentale che il pagamento delle spese di aggiornamento del registratore di cassa/misuratore fiscale avvenga con strumenti tracciabili e non contanti.
Il credito di imposta si può usare in relazione al plafond che è disponibile, le compensazioni saranno poi riconosciute in ordine cronologico di richiesta e di conseguenza poi terminato il plafond non verrà più riconosciuto il credito di imposta.
L’Agenzia delle entrate va poi a comunicare in modo mensile al ministero dell’Economia e delle finanze, quello che è l’ammontare dei crediti d’imposta usati in compensazione tramite il modello F24 e quindi provvede ad avvisare quando le fruizioni creano il presupposto per il raggiungimento del limite si spesa. L’ipotetico scarto della richiesta di compensazione poi viene comunicata al contribuente con una ricevuta apposita tramite i servizi telematici dell’Agenzia.